In occasione delle celebrazioni della “Giornata della Memoria”, oggi, lunedì 20 gennaio, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, la Ministra Lucia Azzolina ha preso parte all’evento che ha dato voce alla testimonianza, rivolta in particolare agli studenti, della Senatrice a vita Liliana Segre.
“In un momento storico in cui la voce dei sopravvissuti si va inevitabilmente affievolendo, dobbiamo lavorare tutti insieme per non disperdere la memoria di ciò che è stato. E alimentarla con una profonda conoscenza storica”. Sono le parole che la Ministra Azzolina ha rivolto a tutti gli studenti e docenti degli istituti scolastici italiani in una lettera che ha invitato le scuole a seguire in diretta streaming la testimonianza della Senatrice Segre.
“Vi scrivo come Ministra, ma anche come docente di Storia e Filosofia: attraverso lo studio dobbiamo comprendere le ragioni profonde che portarono allo sterminio nei campi di concentramento. Dobbiamo farlo per evitare che tutto ciò si ripeta”, ha spiegato Azzolina.
L’evento, organizzato dall’Associazione “Figli della Shoah”, rientra nel lungo percorso di cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione che ha l’obiettivo di rendere onore alla Memoria di tutte delle vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali.
Agli studenti ha raccontato la sua storia con grande delicatezza e lucidità: l’esclusione dalla scuola in seconda elementare nel 1938 per via delle leggi razziali, la fuga con il padre in Svizzera; e poi il carcere, la deportazione dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano (ora Memoriale della Shoah) la sofferenza nel campo di Auschwitz e il desiderio di vendetta, esploso nel momento in cui ha avuto l’occasione di raccogliere la pistola di uno dei suoi carcerieri. “La vidi e pensai: ora lo uccido.Mi sembrava il giusto finale di quello che avevo sofferto – ha detto – La tentazione era fortissima, la più grande che ho avuto nella mia vita, ma non raccolsi quella pistola”. Da quel momento, ha detto, è diventata una donna libera. In platea i ragazzi avevano cartelloni con cuori disegnati e messaggi d’affetto, come “Grazie mille” e “Scudo all’odio è l’amore”. Nel suo intervento ha poi fatto riferimento al fenomeno del bullismo: “i nazisti ad Auschwitz erano i bulli di allora”. Al giovane pubblico ha spiegato: “Bisogna compiangerli, è più forte la vittima del bullo stesso”, ha detto. “È il bullo che va curato, non la vittima e la vittima deve essere più coraggiosa e denunciare” mentre chi sta intorno “non deve essere indifferente e stare con il bullo che sembra più forte”.
L’incontro con la Senatrice Liliana Segre e la Ministra Lucia Azzolina è stato trasmesso in diretta sul sito del Corriere della Sera www.corriere.it, partner dell’iniziativa, e sul sito del Ministero dell’Istruzione, www.miur.gov.it
Oggi tutti gli studenti della Scuola Secondaria di I grado hanno ascoltato in diretta la testimonianza della senatrice Liliana Segre dal teatro Arcimboldi di Milano.
Ragazzi e docenti sono stati molto edificati da questa testimonianza.